I giochi olimpici invernali di Pechino 2022 in corso hanno già riservato una serie di momenti sportivi memorabili. Uno tra questi la pattinatrice quindicenne russa Kamila Valieva prima al salto quadruplo femminile di figura, non solo una volta ma due. Purtroppo, l’atleta non solo ricorderà i giochi olimpici per le sue vittorie, ma anche per le implicazioni legali di una presunta violazione delle regole antidoping.
La Sig.ra Valieva è risultata positiva alla trimetazidina, sostanza vietata in gara e fuori gara ai sensi della S4.4 della World Anti-Doping Agency (WADA) Prohibited List, con un campione biologico raccolto il 25 dicembre 2021 ai Campionati Nazionali Russi di San Pietroburgo e successivamente testato da un laboratorio accreditato WADA di Stoccolma, Svezia. I risultati degli stessi sono stati però notificati all’Atleta solo l’8 febbraio 2022 insieme ad una sospensione provvisoria da parte della competente agenzia antidoping (russa) RUSADA, solo dopo che lei aveva vinto l’oro di team il giorno precedente. Nel frattempo, l’atleta era risultata negativa a una serie di altri test antidoping. La sospensione provvisoria è stata contestata dall’atleta per poter competere alle Olimpiadi invernali in corso e la sospensione provvisoria è stata revocata dalla Commissione Disciplinare Antidoping della RUSADA il 9 febbraio (la “Decisione”).