La recente decisione della sezione specializzata per le controversie commerciali della Corte Suprema della Federazione Russa datata 08.02.2024 getta nuove ombre sul futuro delle società straniere in Russia (specie di quelle legate a Stati cd. “non amichevoli”).
Infatti, la Corte Suprema ha stabilito che i giudici russi potranno riconoscersi competenti a dichiarare lo stato di insolvenza delle società straniere che presentino un collegamento significativo con la Federazione Russa. Tale collegamento potrà ravvisarsi ove:
una società svolge con carattere continuativo attività economica nella Federazione Russa;
una società svolge attività economica orientata a persone fisiche o giuridiche che si trovano nella giurisdizione russa;
il centro degli interessi dei soggetti che controllano una società si trova nella Federazione Russa;
l’organo amministrativo, la filiale o la rappresentanza commerciale (in russo: “predstavitel’stvo”) di una società straniera si trova nella Federazione Russa;
le i soggetti che controllano una società hanno cittadinanza russa, ovvero hanno un permesso di soggiorno temporaneo o la residenza nella Federazione Russa o sono in altro modo collegati da relazioni di diritto societario a persone giuridiche russe;
i soggetti controllanti sono stati chiamate a rispondere di responsabilità sussidiaria da parte di un giudice russo;
attivi della società si trovano nella Federazione Russa, ivi inclusi anche proprietà immobiliari o diritti di locazione su appezzamenti terrieri;
una parte considerevole dei creditori della società sono persone giuridiche russe, cittadini della Federazione Russa o persone fisiche e giuridiche la cui attività presenta un collegamento significativo con la Federazione Russa;
una società ha perfezionato un numero significativo di scambi commerciali nella Federazione Russa; e
le prove dell’insolvenza della società, nonché altre prove rilevanti per il procedimento, sono localizzate nella Federazione Russa.
La Corte Suprema ha espressamente previsto che tali criteri di collegamento sono da intendersi come non esaustivi, potendo dunque i giudici russi determinare discrezionalmente l’occorrenza del collegamento significativo tra la società straniera e la Federazione Russa, necessario al fine di dichiararne l’insolvenza.
Una tale apertura pone numerosi rischi per le società straniere, specie nei casi in cui queste abbiano ancora assets localizzati nella Federazione Russa.
Autore: Avv. Andrea Barzon a.barzon@bergsmore.com
Contatto: Avv. Eugenio Bettella e.bettella@bergsmore.com